parcheggio ospedale

TERAMO – La razionalizzazione della mobilità attorno all’ospedale Mazzini voluta dal direttore generale Roberto Fagnano fa passi avanti, ma sono molti quelli che ancora non se ne fanno un’idea. L’apertura, ieri mattina, del terzo e del quarto piano del megaparcheggio di piazzale Italia, che La Città aveva anticipato nelle settimane scorse assieme alla pianificazione delle nuove aree di sosta, non ha modificato le abitudini alla sosta selvaggia di numerosi utenti dell’ospedale. Fu così quando furono costruiti i marciapiedi a servizio dei pedoni che dal parcheggio si trasferiscono ai due lotti funzionali, e lo sarà ancora quando, a lavori conclusi, si arriverà ad una diminuzione dei posti liberi nel riequilibrio del numero degli stalli. Ma quello della corsa al posto libero non sarà forse l’unico cruccio di chi frequenterà nel futuro il Mazzini, perchè all’orizzonte, proprio in relazione alla sosta, la Asl potrà decidere di ritoccare i costi del ticket orario. Ieri il direttore generale lo ha fatto capire, proprio parlando della nuova disponibilità di ulteriori 200 posti a pagamento nella struttura dell’ex project financing: «Le aziende sanitarie sono obbligate dalla legge a coprire tutti i costi dei servizi non sanitari, ovvero quelli commerciali come quelli della gestione di un parcheggio». Se ne parlava a proposito di costi troppo alti in rapporto ai ricavi del multipiano, tornato nella gestione della Asl a fine aprile del 2016, dopo un tira e molla anche extragiudiziale con il gruppo di privati che lo costruì. Allora si sperava, nonostante le critiche, soprattutto dell’opposizione nel consiglio comunale di Teramo, di farne struttura virtuosa per le proprie casse: «Non riusciamo ancora a coprire i costi – è il parere di Fagnano – perché le tariffe della sosta sono bassissime, e lo sono anche quelle degli abbonamenti riservate ai dipendenti della Asl. Basse rispetto a quelle dei parcheggi coperti in centro, dove in media i costi si aggirano sui 50 euro mensili». E’ molto probabile, dunque, che la conclusione del piano mobilità attorno al Mazzini porti con sè una rivisitazione in aumento delle tariffe oraria – che al momento è di 80 centesimi – e degli abbonamenti, dei quali esistono tre tipologise: il settimanale (32 euro), il mensile (110 euro) e il mensile riservato ai dipendenti (16 euro). Detto, ancora non fatto immediate le prime schermaglie di avversione all’idea. «Nemmeno per sogno – dicono alcuni dipendenti dell’ospedale -, che si possa pensare di aumentare un costo a chi viene qui ogni mattina per lavorare. Dovremmo avere posti riservati invece». La polemica è vecchia, ma assumerà contorni ancor più critici quando entreranno in funzione limitazioni ulteriori in aree fino a ieri libere, come quella nei pressi dell’uscita lavanderia (percorso sporco della biancheria) o quella sottostante il ponto soccorso dove già sono stati disegnati gli stalli lineari invece che a pettine come prima. Strategia per spingere tutti a pagare la sosta al multipiano? Recupero dei circa 600 milioni spesi per il riacimento degli asfalti e per le finiture degli ultimi due piani aperti ieri? Chissà, intanto le auto parcheggiano sempre lungo tutta via Paolini e sopra ai marciapiedi.